Non ero mai stato in un carcere tuttora funzionante e sapere che quello che per noi "liberi" è normale, come vedere un concerto, è un fatto eccezionale per i detenuti mi ha fatto sentire una particolare vicinanza con gli abitanti di quel luogo infausto.
Benvegnà e Franchi hanno regalato, come sempre, un concerto eccelso, profondo, a tratti toccante. Benvegnù sa come toccare le corde dell'anima e le canzoni sono tutte superbe.
Il finale, con il degno omaggio a Cash (Hurt), è stato un apoteosi di sensazioni e anima.
I carried this letter All through the winter In fear of what it might say I know the reasons They change so fast And we can never make it back
In the letter that you wrote I heard the words that you never spoke It is time for you to come home
So, I travelled the seas To return for you But I did not make it through
And I know it's not easy Things can be so wrong As we are lost in the waves
And in the letter that I wrote Were the words I never spoke This is why I can't come home And in the letter that I wrote, Were the words I never spoke This is why I can't come home
And in the letter that you wrote Was it a letter as a friend? This is what I must know And in the letter that you wrote Was it a letter as a friend? This is what I must know
"La felicità è un attimo, dividila con Stock 84", così recitava un noto spot degli anni '80. Spot che fu interrotto su richiesta di Alan Parsons ed Eric Woolfson che erano contrari a pubblicizzare alcolici.
Il video è abbastanza terribile e tristo. In rete se ne trovano, apocrifi, di migliori e più curati. La musica, naturalmente, è sublime.
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