Chesterton diceva che le fiabe non servono a spiegare ai bambini che i draghi esistono. Questo i bambini lo sanno già. – E a che servono? – mi ha chiesto lei. – Le fiabe servono a spiegare ai bambini che i draghi possono essere sconfitti.
Gianrico Carofiglio "Passeggeri notturni"
| | |
|
Vorrei dire che mi piacerebbe che il fumetto italiano esprimesse più spesso volumi di questo livello.
Alan Turing è stata una mente fondamentale nella storia dell'umanità. Quasi nessuno sa chi egli fosse e naturalmente non lo sapevo neppure io.
Alan Turing, grande matematico, grande pensatore, appassionato di Biancaneve, padre dell'intelligenza artificiale, ha probabilmente salvato il mondo dalle follie hitleriane, poi il suo paese lo ha ricompensato (perchè gay) umiliandolo, deformandolo e facendolo morire (forse) suicida.
La storia è scritta con leggerezza, ironia ed acutezza tanto che a parere mio dovrebbe essere insegnata nelle scuole. I disegni accompagnato con semplicità e chiarezza il testo, rendendolo quasi un manuale.
Un libro fondamentale, una graphic novel che non deve mancare nella libreria di ogni buon bibliofilo, e di ogni insegnante.
V.
| | |
|
Palmisani Domenico, nato a Sant’Ilario dello Jonio(RC), l'11 dicembre 1933, ha conseguito il Diploma di Insegnante Elementare presso l’Istituto Magistrale “ Giuseppe Mazzini” di Locri nell’anno scolastico 1952-1953, col Preside Cosimo Zaccone. Conserva ricordi indelebili di eventi lieti e tristi della sua vita di adolescente trascorsa negli anni difficili del secondo conflitto mondiale presso la fattoria dei nonni materni, al contatto diretto con la natura vegetale e animale, in compagnia principalmente dello zio Ilario Ceravolo a cui è stato sempre profondamente legato da cordiali sentimenti affettuosi. Ha svolto il suo Ruolo scolastico dal 1957 al 1974, da supplente e poi da titolare, a S. Ilario e Comuni limitrofi, passando nel corso degli anni dalla Direzione Didattica di Locri a quella di Siderno, Ardore Marina, Serra S. Bruno, Soverato, Cirò Marina, ecc., conoscendo gli usi, i costumi, il folclore, i saperi e i sapori del popolo calabrese. Dal 1975 al 1995 ha insegnato a Prato in Toscana, il primo anno in Via Fabio Filzi e successivamente nelle scuole elementari di Via Casella e della “ G.P Meucci” di Prato Nord. Nel dicembre 2006 è tra la vita e la morte perché affetto da “Legionella Pneumofila”, curata erroneamente come bronco–polmonite, guarisce nel 2007, senza perdere mai la fede e la speranza, nel Centro Pneumologico di S. Luca Nuovo di Careggi a Firenze. Oggi trascorre la sua vacanza nel luogo di nascita ma risiede a Prato, lieto di dialogare coi figli, i nipoti, i parenti e gli amici, sempre più fortificato nello spirito, secondo il Divino Disegno Provvidenziale.
| | |
|
A seguito delle proteste di molti cittadini per l'eccessivo protrarsi dei coiti notturni degli italiani, che disturbano condominii, vicini, parenti, figli, genitori, datori di lavoro, il governo sta pensando ad una serie di misure per limitare la durata delle performance amorose.
Sembra che il limite sarà posto a 10 minuti, in questa maniera si eviterà anche la nascita di soggetti poco svegli e improduttivi.
Alle associazioni che protestano perchè, secondo loro, in questa maniera quasi nessuno raggiungerà l'orgasmo, il governo risponde che è necessario porre un limite uguale per tutti. Non è possibile infatti proseguire col sistema attuale che non consente in tempi brevi la conclusione dell'atto.
Altre misure si profilano all'orizzonte.
Brunetta avrebbe proposto la pennichella breve, anche in questo caso di parla di 10 minuti, altrimenti ne risente la produttività.
La Gelmini proponi i compiti a casa brevi: tornati a casa dagli allenamenti del team calcistico di cui fanno parte e dopo aver fatto il corso di danza e un po' di shopping gli studenti potranno studiare la nuova storia italiana per al massimo 30 minuti. Le altre materie potranno saltarle, altrimenti la mattina sarebbero troppo stanchi.
Tremonti il modello unico breve, nel modello verrebberò indicati solo gli automezzi dei vicini.
V.
| | |
|
| | |
|
Alcune università italiane fanno corsi in lingua inglese, e non esiste pari corso in lingua italiana.
Non so, effettivamente ci sono delle ragioni interessanti portate dai rettori, però a me questa cosa non convince.
Non dico di essere sciovinisti come i francesi, ma addirittura evitare di fare i corsi in italiano mi pare eccessivo. Mi sembra che stiamo rinunciando ad una parte fondamentale della nostra cultura.
Forse diamo maggiori possibilità di lavoro, ma costruiamo una cultura comune per il futuro dei nostri giovani?
V.
| | |
|
Lo sciopero degli avvocati in Pakistan mi fa sorgere il dubbio che forse anche in un paese arabo ci sia una media culturale superiore alla nostra.
Dove erano le nostre classi professionali durante l'avvento del fascismo? e dove sono oggi?
Il problema sta nel rendersi conto che cultura tecnica non corrisponde a cultura generale e soprattutto non corrisponde a cultura democratica.
Avere un titolo non significa essere più curiosi, rispettosi, democratici, liberi. Spesso significa solo fare un lavoro che ti permette di spennare la gente.
V.
| | |
|
Durante un pranzo con i colleghi a Los Alamos nel 1950, Enrico Fermi chiese: << Se gli extraterrestri esistono, dove sono? >>.
Questa domanda divenne nota come il paradosso di Fermi.
Stanley Kubrick, inquietato dalle domande sull'esistenza degli extraterrestri, considerò alcune soluzioni:
- Siamo l'unica intelligenza avanzata mai esistita nell'universo. Gli extraterrestri non sono mai esistiti e non esisteranno mai.
- Gli extraterrestri sono già sulla terra in mezzo a noi; ci osservano da molto vicino ma sono talmente furbi che non riusciamo ad individuarli.
- Stanno aspettando il momento giusto per contattarci.
- Gli extraterrestri esistono, ma per qualche ragione non fanno viaggi interstellari.
- Gli extraterrestri esistono, ma è impossibile effettuare viaggi interstellari.
- Gli extraterrestri esistono, ma non sono interessati a contattarci.
- Gli extraterrestri esistono, ma non ci possono contattare per ragioni etiche e/o legali.
- Sono esistite milioni di civiltà extraterrestri, ma tutte le volte che hanno iniziato ad esplorare l'universo qualcosa è andato storto.
- Sopravvivono solo le civiltà extraterrestri più cattive e violente. Ci hanno rilevato e stanno per ditruggere le terra.
- Abbiamo ricevuto delle visite nel lontano passato e ne riceveremo altre nel lontano futuro, ma per ora sono tutti in vacanza.
Queste sono le ipotesi di kubrick.
Io ne metterei una in più...
- I viaggi interstellari sono possibili ma il biglietto è troppo caro..
V.
| | |
|
Sto leggendo il libro di Stanley Kubrick con le interviste ai più grandi scienziati dell'epoca(si tratta dei tardi anni '60). Al di là dell'argomento, estremamente interessante, riguardante la possibilità di vite intelligenti su altri pianeti, è il tono che colpisce. Quello che viene fuori è uno spaccato dell'epoca, in cui l'umanità era ancora piena di speranze per il futuro, sogni anche fantascientifici, che adesso appaiono rattrappiti sotto i colpi del realismo economico; ogni cosa è rapportata all'economia e non ci sono sogni di massa o addirittura di specie, ma solo sogni individuali molto concreti, ma molto piccoli... Gli spunti e le riflessioni che nascono leggendo questo libro sono tanti e di tale portata che uno quasi rimpiange di non aver vissuto un epoca dove c'era si la guerra fredda, ma c'era il sogno di un'umanità ricca di volontà. V.
| | |
|
Ultimi commenti