Pare esserci una gran richiesta per l'approvazione di una legge che consenta ai cittadini di difendersi individualmente con il supporto di armi da fuoco.
Naturalmente, come è ovvio, ognuno di noi pensa che, in caso di pericolo, abbia diritto di difendersi adeguatamente. Quello che non mi torna è come si pensa di scoraggiare il crimine attraverso il possesso di armi da fuoco, anzi, il timore di tanti, ed anche il mio, è che il crimine aumenti.
Ho infatti alcune domande per i fautori della liberalizzazione delle armi, spero di ricevere qualche risposta assennata:
1) chi ci dice che i proprietari delle armi le useranno per difendersi e non per colpire mogli, mariti, vicini, parenti?
2) nei paesi dove si ha libertà di difendersi attraverso l'uso di armi da fuoco il crimine è diminuito e, comunque, il tasso di criminalità è più basso rispetto a quello che abbiamo noi?
3) i tassi di violenza, aggressione, rapina, furto con scasso, etc... sono veramente aumentati nel nostro paese?
4) chi ci dice che il possesso di armi non favorirà l'incetta delle stesse da parte della criminalità organizzata?
5) capisco che per noi l'industria delle armi sia molto importante, e di questo ne siamo orgogliosi, ma questi soldi non sarebbe meglio le famiglie li spendessero in antifurti?
Vladimiro D'Agostino
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