Nei prossimi giorni seguirò la chiusura di un'azienda, col relativo
licenziamento di 15 lavoratori. Sto seguendo altre tre aziende che non
riusciranno a pagare gli stipendi nelle prossime settimane.
Nel caso dell'azienda che chiude le responsabilità maggiori gravano sull'imprenditore, sul titolare: un incapace,
dotato di un'arroganza estrema, che ha rifiutato qualsiasi consiglio
continuando a sperperare il denaro aziendale in modo irrazionale...
Nel caso delle altre tre aziende le responsabilità invece gravano
sugli enti pubblici clienti, che pagano poco e in gravissimo ritardo i
loro debiti.
E' incredibile come il peso della crisi venga ripartito in maniera iniqua, ci sono interi
settori devastati della crisi(industria, commercio,professioni,
agricoltura, etc..), ci sono invece altri settori dove i lavoratori non
hanno avvertito alcun cambiamento nel loro stile di vita.
Per esempio gli enti pubblici che pagano in ritardo i loro debiti
non hanno ridotto in alcun modo i loro costi e neppure gli stipendi dei
loro dipendenti, che anzi provvedono a pagare regolarmente ogni mese.
Li pagano con i soldi dei loro fornitori. L'unico settore pubblico che
è stato "segato" è la scuola..
Ci sono poi le banche che, dopo aver causato la crisi con le loro
manovre avventate, hanno tagliato i fondi alle aziende, ma non hanno
tagliato alcunchè ai propri lavoratori(dirigenti o meno). Gli istituti
bancari continuano a fare utili, ignari del mondo che li circonda.
Ci sono poi altri settori parassiti, come le assicurazioni, le
finanziarie, la sanità(pubblica e privata) e altri che adesso non mi
sovvengono(vista l'ora).
La crisi c'è, ma non per tutti, e appena passerà ci dimenticheremo
di tutto, continuando imperterriti con un sistema gonfio di
ingiustizia, un sistema che si riempie di rabbia inespressa.
V.
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