Se un marziano sbarcasse in Italia e dovesse informarsi ascoltando i notiziari, guardando le inchieste televisive, sfogliando i quotidiani, o leggendo libri di economia e sociologia, il quadro della nostra società che ne trarrebbe sarebbe più o meno di questo tipo: – nell’ultimo ventennio, in Italia, come nel resto del pianeta Terra, le diseguaglianze fra gli umani sono cresciute “in modo esponenziale”; – l’Italia è fondamentalmente un paese povero, in cui una massa di disoccupati cerca invano un lavoro che le permetta di condurre una vita dignitosa; – milioni di persone sono privi dei più elementari diritti, come quello a una casa, alla salute, al cibo; li vediamo nelle città, fare la coda al “banco alimentare”, dove migliaia di volontari si sforzano di lenire le ferite più dolorose di un’umanità sofferente; – 13 milioni di pensionati vivono con un assegno inferiore a 1000 euro al mese; – i giovani sono esclusi dal mercato del lavoro regolare, e ingrossano le file dei disoccupati e sottoccupati; – nei campi gli immigrati vengono impiegati in lavori defatiganti, per pochi euro al giorno e in condizioni di vita disumane; – in edilizia i lavoratori stranieri sono addetti ai compiti più gravosi e pericolosi, con salari bassissimi, spesso in nero. Adesso però proviamo a cambiare le fonti di informazione. Supponete che il nostro marziano, anziché guardare la TV e leggere libri, decidesse di farsi un giretto nella penisola. Con suo grande stupore la vedrebbe piena di gente che non lavora, oppure lavora e trascorre degli splendidi fine settimana in luoghi di villeggiatura. Grandi città con le piazze piene di giovani che “apericenano”, spiagge invase dai bagnanti, luoghi d’arte presi d’assalto dai visitatori, eventi culturali e musicali che registrano il tutto esaurito. Famiglie che hanno due case di proprietà, o un televisore per stanza, o una barca ormeggiata in qualche porto turistico. Ristoranti pieni, cui si può accedere solo mediante prenotazione. Single che dedicano diverse ore la settimana alla cura del proprio corpo in palestre, spa, centrimassaggi. Persone di tutte le età che ricorrono a ogni sorta di esperti o presunti tali per gestire i propri dubbi esistenziali. C’è qualcosa che non torna, penserebbe fra sé e sé il nostro marziano. A chi devo credere? Al racconto martellante e sostanzialmente uniforme di studiosi e mass media, o a quel che ho visto con i miei occhi? Probabilmente a questo punto il marziano, finita la gita, se ne tornerebbe a casa sua archiviando l’enigma Italia come un caso confuso, anche se molto interessante. E lasciamo che il marziano se ne torni serenamente su Marte. Il problema resta a noi. A chi credere? Al racconto o ai nostri occhi?
Luca Ricolfi - La società signorile di massa -
Edizioni La nave di Teseo
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