E venne il giorno, potremmo cominciare così il commento a questo fondamentale albo di Dylan Dog (il 333 per la precisione).
Senza raccontare la storia possiamo dire che questo è l'albo della separazione, non si sa quanto definitiva, tra Dylan e Groucho... Più che un albo horror lo definirei un albo triste. Malinconia e tristezza per l'amico che se ne andato (non morto) pervadono l'intera storia.
Fabio Celoni fa tutto da solo: storia, sceneggiatura e disegni.
I disegni sono l'unica cosa sulla quale esprimo qualche riserva, l'intento grandguignolesco a tratti rende le scene confuse, un po' sovraccariche... Non si può dire però che non si raggiunga l'effetto cupo e "sporco" che ci si era prefissi.
C'è anche un primo accenno al futuro di Bloch... oppure ho capito male io... insomma si aprono nuove strade.
V.
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