Ci sono mattine in cui la doccia non è semplicemente un esercizio di puliza.
L'acqua deve scottare, devi farti urlare di dolore ogni singolo poro; il sapone deve essere sfregato con forza, in profondità, fin quasi a farsi male.
La doccia diventa un esercizio zen, si cerca (fallendo) di mondarsi dallo sporco accumulato dentro, più che da quello esterno. Puoi strusciare quanto vuoi, puoi farti male quanto vuoi, non è il sudore quello che cerchi di togliere, ma è qualcosa che ti rimarrà dentro a lungo. Sai benissimo che dopo qualche minuto, al limite qualche ora, tornerai ad essere sporco, tornerai a pensare di doverti fare una doccia.
Ci sono persone che non si lavano tutti i giorni, spesso mi ritrovo a pensare che stiano meglio, che non abbiamo scorie da eliminare, anche se, vigliaccamente, spero che siano solamente più sporchi di me.
V.
Commenti
Puoi seguire questa conversazione iscrivendoti al feed dei commenti a questo post.