Niccolò Storai è uno dei più importanti fumettisti pratesi. Vive e lavora in città, dove realizza fumetti e cartoni animati, oltre che disegni su commissione e molte altre cose.
Incontro Niccolò a casa sua, nel suo studio. Lo osservo disegnare mentre parla. Ci siamo conosciuti a Prato Comics. E' stato molto contento che Prato Comics abbia concesso uno spazio, dove, insieme ad altri autori, ha potuto incontrare il pubblico.
Parliamo un po' a ruota libera, si nota che è anche un appassionato conoscitore del mondo del fumetto oltre che un ottimo disegnatore.
Niccolò, parlami di te, come è questo lavoro, riesci a viverci?
Non sono esattamente un disegnatore di fumetti, vivo di disegni ma non vivo solo di fumetto. Insegno, disegno, lavoro con la pubblicità, realizzo storyboard, realizzo loghi, ho realizzato anche i disegni per il menu di Sushi lab a Prato, illustrazioni per Contemporanea (il festival organizzato dal Metastasio), mi do da fare.
Putroppo non vi è molto spazio in Italia per vivere solo di fumetti, ma lavorare solo per il fumetto per me rappresenterebbe una limitazione.
Come è nata la storia su Buscaglione?
Vengo da altri libri corali e sentivo il bisogno di concentrarmi su di un personaggio. Abbiamo deciso, insieme allo sceneggiatore (Andrea Laprovitera, ndr), di scegliere Buscaglione e di realizzare un Biopic su di lui. Ho sempre adorato la musica di Buscaglione.
Sono molto contento di come è andato il libro, le vendite sono andate molto bene. E' un libro che mi ha permesso di campare per più di un anno.
Come vi siete conosciuti?
Andrea aveva letto una mia storia su una rivista, ci siamo sentiti e così siamo diventati amici.
E come è andato l'incontro con l'editore?
Durante una presentazione a Full Comics, i nostri dirimpettai erano i Kappa Boys. Chiacchierando con loro mi è stato chiesto cosa avessi in mente e facendogli il nome di Buscaglione loro hanno detto: visto e preso. Dopo la realizzazione del lavoro, per promuovere il libro ho fatto lo swing tour, cioè ho girato l'Italia presentando il libro e parlando di swing.
Come si sta evolvendo il tuo stile, la tua carriera?
Il mio stile è in evoluzione, adesso mi sento già diverso rispetto a quello che ero, in senso stilistico, mentre realizzavo Buscaglione.
Vendo anche diversi disegni su commissione, ho una specie di agente, un gallerista di siena, galleria Inaudito, realizzo delle illustrazioni quasi tutte dedicate al mondo della letteratura o del cinema.
Tempo fa ho anche fatto la sigla per "viva la mamma" di TV Prato.
prossimi lavori?
Lavorerò ad un biopic su Nicola Tesla e uno su Majorana, due libri gemelli. Voglio anche realizzare un libro dedicato ai samurai su testi di Giuliano Ramella.
Prossimi eventi?
A breve partirà una mostra nel negozio Piumi, piazzetta Bonamici a Prato, nata su proposta della Otto Agency. In questa mostra metterò i miei "cosoni", chiamati anche "Grafonirici". La mostra sarà dal 15-10-2013 al 25-10-2013.
Mi troverete naturalmente a Lucca Comics allo stand Kappalab e allo stand Pavesio.
Dopo andrò a Torino, alla scuola internazionale di fumetto, dove terrò un workshop e poi avrò un incontro allo steamboat il 22 novembre. Il 29 sarò da Alessandro distribuzioni (negozio di Bologna).
Quali sono le tue ispirazioni?
Sono sempre stato attratto da autori molto personali, musicisti come: Battiato, Gabriel; autori come quelli della scuola di Frigidaire: Scozzari, Liberatori, Pazienza, Mattioli. Attualmente mi sento più influenzato dai cartoonisti americani come Young.
La mia grande passione è sempre stato il grottesco, non ho mai amato troppo il realismo, tutto ciò traspare chiaramente dai miei disegni.
Tra gli autori/disegnatori italiani contemporanei amo moltissimo Gipi.
Tra i testi che mi hanno cambiato la vita voglio citare Watchman di Alan Moore, è interessante la disillusione degli eroi alla fine della carriera, alla fine di un pezzo di storia. Adoro poi "Il commissario Spada" di De Luca per le soluzioni grafiche, inimitabili e copiatissime. Eric Canete per la velocità del tratto.
Come è cominciato tutto?
Ho cominciato sin da bambino a disegnare, non amavo i passatempi degli altri ragazzi e quindi stavo in casa a disegnare.
Il fatto che ci fosse una fumetteria a prato (Mondi Paralleli, ndr) mi ha aperto un mondo in quanto, oltre a scoprire fumetti incredibili, si facevano gli incontri con gli autori, poi naturalmente c'era Prato comics, cui ho partecipato attivamente per anni.
Ho studiato presso la scuola di comics a Firenze sotto la direzione di Marco Bianchini, ed ho fatto anche la scuola Nemo di Firenze dove vengono insegnate le tecniche per creare cartoni animati.
V.
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