- è buona educazione fare gli auguri ad amici, parenti, vicini, conoscenti. Gli auguri si possono fare a voce, con bigliettini augurali, per mail, per sms, via social network; alle persone più intime è meglio fare gli auguri di persona, o comunque a voce;
- il regalo non è questione di valore, ma di significato;
- se si riceve un dono da una persona è buona educazione ricambiarlo appena possibile; anche quando quel regalo non ci si aspetta;
- se si viene invitati in qualche posto per gli auguri natalizi è bene non presentarsi a mani vuote, basta anche un dono generico come una bottiglia di vino/spumante o dei fiori;
- i soldi si regalano solo a figli e nipoti;
- quando si fa un regalo in comune bisogna preoccuparsi immediatamente di rimborsare i soldi a chi ha anticipato;
- se ci sono bambini si può anche fare il regalo solo ai bimbi evitando i genitori, che dovranno comunque ringraziare;
- non si fanno regali impegnativi (gioielli, beni di valore) a persone dell'altro sesso senza che vi sia intimità, soprattutto se l'altra persona è impegnata;
- quando si riceve un dono, anche a distanza, si ringrazia;
Per le aziende:
- è buona educazione fare un dono (o un biglietto) alle persone (colleghi, collaboratori, titolari) con cui lavora a stretto contatto per un anno;
- è intelligenza strategica fare un omaggio (o un biglietto) ai migliori clienti/fornitori/collaboratori esterni;
- se si fanno regali ai colleghi d'ufficio mai dimenticarsi del capufficio (o del titolare), soprattutto se l'azienda vi fa un dono natalizio; mai dimenticarsi che l'azienda vi ha pagato lo stipendio tutto l'anno;
- sul lavoro non si regalano mai soldi, solo l'azienda puo' scegliere (se ne ha la possibilità) di regalare denaro ai propri dipendenti, mai a clienti e fornitori (e soprattutto mai a loro collaboratori/dipendenti);
- quando si vuole fare un dono ad un'azienda cliente o fornitrice si puo' scegliere se fare un dono generico all'azienda oppure farlo al titolare. Se si decide di fare un dono alla persona con cui si hanno contatti, che può essere un commesso/impiegato, mai dimenticarsi del capufficio o del titolare.
- il datore di lavoro (o il capufficio) non si deve appropriare dei regali destinati ai collaboratori, anche se il cliente/fornitore si è comportato da cafone;
- la destinazione dei regali arrivati e genericamente intestati all'azienda deve essere decisa dal titolare (o dal capufficio), mai devono essere i dipendenti/collaboratori ad appropriasene senza una specifica autorizzazione;
- in un'azienda con pochi soci è buona educazione che il socio faccia un dono agli altri soci;
- sul lavoro non si regalano capi di vestiario intimo o gioielli.
V.
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