La scena, di ieri, dei parlamentari e dei politici in piazza a protestare davanti all'ambasciata del Brasile, per l'affaire Battisti, è stata una cosa di rara penosità.
A parte il fatto che erano veramente pochi e addobbati(vestiti) a festa, non ricordo di averli mai visti, a parte qualche sparuto caso(radicali, etc.), protestare contro altre situazioni scabrose. Giusto protestare contro la mancata estradizione di un assassino, ma che credibilità può avere una classe politica che discrimina le vittime e i carnefici, a volte senza una ragione plausibile. Gli assassini, ma anche le vittime, non sono tutti uguali...
Non ricordo di averli visti protestare davanti all'ambasciata USA per chiedere l'estradizione dell'assassino di Calipari ne' per chiedere l'estradizione degli autori della strage del Cermis.
Non ricordo(ma ricordo altri) averli visti protestare davanti all'ambasciata Iraniana per la faccenda Sakinè e per le mille altre violazioni dei diritti umani.
Non ricordo averli visti protestare davanti all'ambasciata cinese per le continue condanne a morte e le continue esecuzioni.
Non ricordo averli visti protestare davanti all'ambasciata russa per gli assassini di stato e per la mafia al potere.
Non ricordo averli visti, almeno in maggioranza, votare per l'espulsione dal parlamento italiano di gente condannata per mafia. E la mafia, anche se molti fanno finta di dimenticare, è un associazione di assassini, prima di ogni altra cosa.
Il ministro Frattini si decide ora a dire qualcosa sulla faccenda Battisti, si affretta poi a protestare, come comanda il vaticano, per le stragi compiute in Sudan, e in altri paesi islamici. Dimentica però, sistematicamente, di protestare per le centinaia di altre violazioni umane compiute giornalmente in moltissimi paesi del mondo(Cina, India, Pakistan, Russia, Birmania, etc, etc, etc.)
Lo squallore raggiunto dalla politica italiana in questo momento ha pochi precedenti nel nostro passato recente.
Io mi accontenterei, per l'intanto, che almeno gli assassini relativi a faccende italiane venissero considerati tutti degni di condanna.
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