Mi trovo spesso a confrontarmi con le scelte delle persone per il 5 per mille, per l'8 per mille e per i contributi a partiti, associazioni, etc.. tutto ciò a causa del mio lavoro...
In questi giorni, visto che sono cominciale le dichiarazioni del redditi 2010, sto ricevendo decine di inviti a scegliere o a far scegliere alcune associazioni, alcuni enti o alcune religioni...
Quest'anno ho deciso di conservarli, voglio vedere quanta carta è stata bruciata, quanto tempo è stato perso e quanta falsità è stata espressa.
La riflessione più semplice che mi viene è: se hanno tanti soldi da spendere in pubblicità perchè non li investono nella loro attività, senza chiedere ulteriori scelte a loro favorevoli agli altri. E' come quando vedo la pubblicità "sociale" in TV, ma perchè invece di mandare in onda gli spot non destinano i soldi ricavati dalla pubblicità agli enti che pubblicizzano.
L'impressione(più di un'impressione) è che tutti questi costi ricadano comunque sulla collettività.
Allora, come ha già detto qualcuno, perchè lo stato si deve fare esattore per conto di altri?
Basterebbe far detrarre in dichiarazione, come è sempre stato, i contributi ad enti benefici,religioni, partiti, etc.. naturalmente con limiti contenuti...
E poi perchè devo scegliere un ente unico? Questa competizione è assurda, se io voglio dare i miei soldi ad una associazione di volontariato e ad una sportiva perchè non posso farlo?
C'è veramente qualcosa di perverso in tutto ciò, lo stato si fa esattore, sostenendo spese, però pretende che si scelga un unico ente, un'unica religione... E poi c'è sempre l'aspetto di chi non sceglie nulla, per l'8 per mille sappiamo già come va a finire, ma sembra che sia così anche per il 5 per mille... con il risultato che chi ha maggiore appeal pubblicitario riceverà i soldi di coloro che non hanno effettuato alcuna scelta...
Insomma perchè continuare a mettere i soldi in tasca agli italiani senza dirlo?
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