Il dibattito che si è aperto in questi giorni su Bettino Craxi fornisce l'idea esatta di come si ragiona in Italia oggi.
Ho sentito un tizio(del PD) dire in diretta radio che "si, è vero, Bettino ha rubato, ma lo faceva per il partito, e soprattutto lo facevano tutti, anche quelli che non sono stati processati".
Ora, se io comprendo bene, nessuno nega più che coloro che sono stati coinvolti in tangentopoli abbiano rubato, ma semmai si dice:
- hanno rubato ma lo facevano per il partito;
- hanno rubato ma lo facevano tutti(compresi i comunisti, alcuni dei quali non sono stati processati);
- hanno rubato ma serviva per il finanziamento della politica;
- mani pulite è arrivata in maniera quanto meno coordinata(quindi si sottintende un'operazione organizzata)
- la fanno in tutto il mondo.
Insomma, nessuno nega che ci fossero le appropriazioni indebite, la corruzione, le concussioni, il malaffare, insomma i reati, ma si cerca di far passare il messaggio che quei reati erano reati minori, inevitabili per il sistema "democratico". E questo messaggio è amplificato continuamente dai mezzi di comunicazione.
Il mio giudizio invece è diverso, a me non interessa l'analisi politica.
A me hanno insegnato che rubare è peccato, pertanto che tu rubi per finanziare il tuo partito, la tua famiglia, la tua cosca... a me interessa poco. Hai commesso un peccato(visione cattolica) e mi hai danneggiato(visione razionale).
Hai rubato, vai condannato. Punto.
Se poi ti redimi e restituisci il maltolto possiamo anche parlare di perdono.
Ma se continui a sostenere che rubare è necessario, è stato necessario, anzi che lo fai per il bene del sistema, allora io starò sempre dall'altra parte.
Buon anno.
V.
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