Si conferma anche per quest’anno la riduzione del lavoro autonomo, che tende ad essere assorbito nell’occupazione dipendente, producendo, in particolare, un effetto di perdita di autonomia a carico di quella quota di lavoro indipendente che coincide con il lavoro intellettuale.
Penso che in questa frase estrapolata dal rapporto del censis sia racchiuso molto del significato della crisi italiana.
Se diminuisce il lavoro autonomo diminuisce lo stimolo al miglioramento, diminuiscono i redditi medi, diminuisce la fiducia nella crescita futura, diminuisce lo sviluppo.
Del resto quali sono i vantaggi di essere lavoratori autonomi nell'Italia di oggi: maggiore pressione fiscale rispetto ai dipendenti, maggior costo del lavoro, tribunali sempre dalla parte del dipendente, pressione delle grandi aziende in aumento, certezza della riscossione zero.. Insomma un sacco di guai, a meno di non essere evasori, sfruttatori, criminali..
E la diminuzione del lavoro autonomo fa aumentare la concentrazione economica e quindi sociale, con conseguente diminuzione della democrazia effettiva..
V.
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