Ogni volta che giro per il mondo mi rendo conto come il patrimonio artistico sia distribuito in maniera assurda.
Ci sono paesi con altissimi tassi di concentrazione di opere e paesi che pur avendone prodotte molte se ne trovano quasi sprovvisti.
Tutto ciò dipende dalle ingiustizie della storia:
- case regnanti che si appropriavano di ogni ben di Dio, guardandosi bene dal lavorare;
- guerre con relative razzie;
- furti e ricettatori relativi;
- ricconi ultramiliardari con la passione per l'arredamento, che non controllano la provenienza dei beni;
- musei di ricconi che si appropriano in qualunque maniera di opere provenienti da qualunque parte del mondo.
Direi un buon 75% dei beni che si trovano sparsi a giro per il mondo, vi si trovino in maniera illegale, a meno che non consideriamo le guerre e le razzie(vedi Napoleone) come cose lecite.
E' di questi giorni la polemica tra l'Italia e il Getty Museum di Malibù.
Il museo possiede opere che considera di provenienza regolare, lo stato italiano la pensa in tutt'altra maniera.
Il vero problema è che se io vado a giro per il Louvre, il British Museum, l'Hermitage, il Prado, il Kunst Historichiscen Museum, il Getty etc. etc. trovo opere provenienti dalla Grecia, dall'Egitto(quante mummie ci sono al mondo?), dall'Italia, e quasi tutte sono di provenienza irregolare. Molte acquisite da case regnanti che diritti non ne avevano, se non la prepotenza, molte opere poi rubate in campagne militari(la Francia la sa lunga in questo senso), molte poi apparse in maniera misteriosa, alcune poi "sequestrate" dagli esploratori...
Vogliamo fare qualcosa o dobbiamo continuare a fare finta di nulla?
Esiste anche in questo campo una giustizia internazionale?
All'Italia frega qualcosa che i tre quarti dei musei mondiali siano pieni di opere del nostro paese?
V.
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