Non c'è niente di così triste di un regalo fatto/ricevuto senza riflessione.
Al di la' del natale, dei compleanni e di tutti gli obblighi consumistici allo spendere in regali è importante riflettere sul dono.
In questi giorni arrivano regali da tutte le parti e se ne fanno anche tanti.
Chi fa un lavoro come il mio riceve tante ceste ed è costretto a fare tanti omaggi(il marketing è importante).
Però a me piace sempre mettere un tocco umano in ciò che faccio e quindi quando faccio un regalo ad una persona con cui ho lavorato tutto l'anno non è possibile e non è giusto che faccia una cosa superficiale. E non è un problema di costi.
E' problema di calore umano.
Posso prendere una piccola cosa, ma deve essere mirata e così ci rimango male quando mi vedo regalare una cosa all'ammasso... vuol dire che io per te sono solo un dovere, non un piacere..
Lo so che sono ficoso, ma in questa riflessione rientrano tutti i doni non ricevuti(anche se ci sono stati) e tutto l'amore non avuto(anche se è stato molto) nell'infanzia, poi ognuno interpreta queste mancanze a modo suo... In realtà se razionalizzo mi rendo conto di non aver avuto molte mancanze, ma non importa...
Mio padre l'altro giorno mi voleva regalare una cesta e gli ho risposto no grazie... le ceste le farai ai clienti... io dovrei essere qualcosa di più intimo...
Poi stamane è successa una cosa(un classico) che mi ha dato molto fastidio. Avevo comprato un regalo per delle persone cui tengo molto, un regalo personale...
Una mia dipendente ha pensato bene di portarglielo senza chiedermi, a nome dell'azienda e non a nome mio.. Inoltre non ha scritto neanche un biglietto.. insomma, magari a queste persone non gliene importa nulla.. però io ci sono rimasto male... era un regalo scelto col cuore ... e di cuore alla fine non è rimasto nulla....
Boh...
Insomma, pensiamoci prima di fare un dono... anzi a volte è meglio non farlo...
V.
Come spesso accade, quello che scrivi mi trova totalmente d'accordo.
Anche a me fanno senso quei regali comprati all'ammasso, senza sceglierli, senza cuore e senza personalità, nè per chi li fa nè per chi li riceve.
Trovo più bella una parola rivolta proprio a me che un dono magari costoso ma senza anima.
E poi quest'orgia natalizia consumistica in totale spregio a chi è povero mi dà un profondo fastidio, come cristiano e come uomo di sinistra.
Scritto da: luciano / il ringhio di Idefix | dic 22, 2006 a 10:52