QUANTA STRADA HA FATTO BARTALI
(L’uomo, il campione, Firenze)
testo e regia di Nicola Zavagli
Con Beatrice Visibelli,
Giovanni Esposito,
e con Giulia Attucci,Cristina Baldi, Marco
Cappuccini, Caterina Carpinella, Laura Chiari,
Tommaso Eredi, Paola Landi, Marco Laudati, Chiara
Martignoni, Massimiliano Padelli, Tommaso Pennacchio, Valentina Testoni
Luci Fabio De Pasquale,
Costumi Cristian Garbo,
Musiche a cura di Vladimiro D’Agostino,
Organizzazione Cristian Palmi, Giulia Attucci
Quanta strada ha fatto Bartali in bicicletta e nel cuore della gente.
Ci piace immaginare che tutto sia cominciato
sulla salita dei moccoli o sull’erta canina, o su
una qualunque di quelle strade aspre che
difendono le colline di Firenze. Deve essere
stato lì, in un giorno qualunque, che un passante
si è fermato a guardare un ragazzo salire in
sella e quel ragazzo era Bartali. Quel primo
sguardo divertito e ammirato è forse l’inizio
della lunghissima storia che avrebbe fatto di
Gino uno dei personaggi più amati dal pubblico
italiano, e non soltanto da quello sportivo.
Un omaggio al campione, all’uomo, alla sua città
con un affresco corale di immagini e racconti che
legano la fantastica carriera sportiva all’avventurosa vicenda umana.
Un viaggio con Bartali tra le pagine più famose e
quelle più segrete della sua personalità e della
sua storia. Dall’infanzia a Ponte a Ema al primo
incontro con la bicicletta sui colli fiorentini,
gli amici, i primi rivali e poi il successo, la
famosa rivalità con il mitico Coppi, e le
vittorie al Giro e la doppietta al Tour. E la
famglia, gli amori, i dolori e le salite aspre
della vita, a cui Ginettaccio, toscanaccio
polemico, simpatico e combattivo, non si
sottrasse mai. In un paesaggio dolce come quello
della sua terra, e duro come fu il suo tempo.
Parole, musica, canzoni e coreografie
s’intrecciano a tessere la trama avvincente di
una vita corsa al ritmo di un cuore più grande
del normale. Un cuore lento che regalò emozioni a
tanta gente, generoso e forte sui pedali, come
nella solidarietà umana dimostrata negli anni
della guerra. Quando solo, col suo naso triste,
correva verso Assisi per portare documenti falsi
che avrebbero salvato tante vite. E poi l’arresto
a Villa Triste, la grande storia, la cronaca e
gli aneddoti, fino al ’54 quando l’Intramontabile
si ritira ufficialmente dalle corse.
Uno spettacolo gioioso in cui la parola gioca con
la musica e con il gesto per dipingere il
ritratto di un campione, un uomo, una città.
TEATRO EVEREST
Via Volterrana 4/b
Tel. 055.2321754
e-mail: info@teatroverest.
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Autobus: da piazza S. M. Novella linee 36/37
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