Prosegue la tournee della compagnia Teatri d'Imbarco col suo spettacolo
L'Armadio di Famiglia
Lo spettacolo sarà replicato:
domani 27/1 e domani l'altro 28/1 alle ore 21 al teatro di rifredi a Firenze.
Il 29/1 lo spettacolo sarà pomeridiano sempre al teatro di rifredi.
Altre date:
1/2/06 Teatro Niccolini - San Casciano Val di Pesa
7/2/06 Teatro Marchionneschi - Guardistallo
10/2/06 Teatro Mascagni - Chiusi
19/2/06 Teatro Mascagni - Popiglio(PT)
25/3/06 Teatro degli Animosi - Marradi(FI)
L'ARMADIO DI FAMIGLIA
(ovvero la nostra ultima guerra)
con
Beatrice Visibelli, Giovanni Esposito, Marco Natalucci
Andrea Caffaz, Marco Cappuccini, Anna Gori
Chiara Martignoni, Valentina Testoni
Con le canzoni composte e interpretate da
Chiara Riondino
Scene e Luci Fabio De Pasquale
Costumi Cristian Palmi
Aiuto regia Giulia Attucci Effetti sonori e Musiche non originali Vladimiro D'Agostino
Consulenza artistica Regina Piperno
Consulenza organizzativa Stefano Perla
Ufficio Stampa Fabrizio Calabrese
Foto Andrea Messana
Organizzazione Cristian Palmi
Testo e regia
Nicola Zavagli
Lo spettacolo racconta la storia di una levatrice fiorentina che si
ritrova ad operare nei giorni caldi e terribili dell'estate del '44
nella città in lotta tra partigiani e nazi-fascisti. Con poco coraggio
e tanta paura si muove
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per le strade a portare il suo antico e
provvidenziale mestiere: far nascere nuove vite, tra gli spari della
guerra e la morte sempre in agguato.La sua forza è tutta raccolta nel
suo sorriso e nella sua trascinante allegria nutrita da una autentica
passione popolare per la "Commedia" dantesca, che sfodera per
alleggerire il carico d'attesa delle sue madri in gestazione.
La levatrice dovrà scontrarsi con la paura raddoppiata delle donne,
assediate dall'angoscia della guerra e da quella naturale del parto. In
sella alla sua bicicletta, che le verrà poi confiscata da un soldato
tedesco, corre da una parte all'altra, entrando nelle case di famiglie
segnate dalla miseria o nei palazzi dei signori tra le morbide ombre
della ricchezza e dei privilegi. E nel suo cammino c'è la naturale
adesione alla lotta partigiana come semplice staffetta.Sempre più forte
si sviluppa in lei la coscienza dell'ingiustizia della guerra che
acuisce ancor più l'ingiustizia del mondo e l'incomprensibile furia del
male.
La nascita, il miracolo sempre rinnovato nel corpo delle donne madri,
l'Evento Grande che sempre strappa un sorriso profondo dopo il profondo
dolore, si contrappone alla guerra, dolore e morte, sangue che non
porta vita ma la distrugge.Tutti questi figli, testimoni indifesi ma
così impegnati a imparare a stare al mondo, come possono diventare
capaci di tanta crudeltà?
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