Da Repubblica
C'è l'ok del governo: tutti assunti
gli insegnanti di religione
di SALVO INTRAVAIA
La richiesta è stata
inoltrata da viale Trastevere ai ministeri dell'Economia e della
Funzione pubblica lo scorso mese di marzo e in questi giorni il
Ministero dell'Economia ha dato il parere che è stato trasmesso al
Dipartimento della Funzione Pubblica per il decreto di autorizzazione
formale.
I "precari" di Religione.
Sarà dunque completato il piano di assunzioni degli insegnanti di
Religione (tra i quali il precariato praticamente non esiste) con
l'ultima trance - anch'essa di 3.077 posti a decorrere dal primo
settembre 2006 - per arrivare ai 15.383 stabiliti dal ministro Moratti.
Assunzioni da sempre osteggiate dalla Cgil scuola che si è sempre
espressa con toni forti. "Il governo - ha dichiarato all'indomani della
prima infornata di docenti di religione cattolica Panini - ha voluto
forzare la mano con una legge che ha sconvolto le regole del mercato
del lavoro e dell'occupazione: non è mai esistito che l'assunzione in
un settore pubblico avvenisse sulla base di un requisito discrezionale,
perché la condizione unica per insegnare religione cattolica nelle
scuole è l'idoneità rilasciata dal responsabile diocesano. E nel caso
in cui - sottolinea, il segretario della Flc Cgil - il responsabile
diocesano revochi l'idoneità all'insegnante, questo deve comunque
essere mantenuto in servizio".
Già, per partecipare al concorso riservato agli insegnanti di
religione, oltre ad avere insegnato per almeno quattro anni consecutivi
nell'ultimo decennio, in una scuola statale o paritaria, occorreva la
certificazione di idoneità rilasciata dall'ordinario diocesano. E in
moltissime regioni italiane i concorsi hanno avuto un numero di
partecipanti di poco superiore ai posti nel triennio in questione. A
giochi fatti, in Emilia Romagna, Liguria, Marche, Molise, Umbria,
Veneto e Lombardia - per l'elementare e la materna - i posti a
disposizione hanno superato gli idonei. Il concorso che tutti sognano:
più posti che candidati.
Gli "altri" precari.
Strada ben diversa per le centinaia di migliaia di precari (storici o
meno), alcuni iscritti da decenni nelle graduatorie permanenti, nei
prossimi due anni scolastici saranno disponibili 'solo' 30 mila
assunzioni. E' stato, infatti, firmato dai ministri Moratti (Istruzione
e ricerca), Baccini (Funzione pubblica) e Siniscalco (Economia) il
provvedimento che prevede 20 mila immissioni in ruolo nell''anno
scolastico 2006/2007 e 10 mila nel 2007/2008. Un provvedimento che
lascia scontenti i sindacati della scuola perché 'le assunzioni
programmate non coprono nemmeno la quota del turn-over annuale',
commenta Francesco Scrima, segretario generale della la Cisl scuola,
che 'denuncia l'assenza di analogo provvedimento per il personale Ata
(amministrativo, tecnico e ausiliario, ndr), area professionale i cui
posti vacanti e lo specifico precariato sono a livelli percentuali così
alti da mettere a rischio la stessa funzionalità dei servizi". Insomma,
nella scuola ci saranno più pensionamenti che assunzioni. "Basta fare
alcuni conti", rilancia la Flc Cgil. "Dal 2001, il ministro Moratti ha
assunto a tempo indeterminato 47.500 docenti e 7500 ATA, nello stesso
periodo sono andati in pensione circa 100 mila docenti e 35 mila Ata.
Il saldo negativo porta alla ulteriore precarizzazione di 53.000
docenti e di 27.500 ATA e al conseguente risparmio per le casse dello
stato", dichiara Enrico Panini.
E cosa accadrà nei
prossimi due anni? "Il risparmio continua! 30 mila assunzioni contro un
turn over di 40 mila docenti circa. L'attuale decreto dunque non solo
non comporta maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato -
sostiene Panini - ma comporta un vero e proprio risparmio di spesa.
L'area della precarietà nella scuola dunque si allarga, da ciò si
deduce che i disagi per la scuola sono destinati ad aumentare non a
diminuire". Immediatamente prima delle scorse elezioni regionali il
ministro Moratti parlò di un piano che prevedeva 200 mila assunzioni in
tre anni, ma poi si rimangiò tutto.
(20 ottobre 2005)
Ciao, mi par di capire che tu non sia proprio un teo-con, un papista o un bigotto. Allora può interessarti un articolo che ho scritto contro il recenete Compendio del catechismo della Chiesa Cattolica: è uscito nel sito di Iatlialaica (che ti consiglio) e tra poco sarà pubblicato in versione cartacea da Critica Liberale. Però lo trovi anche sul mio neonato blog:
http://lucianocomida.blog.kataweb.it/
Io scrivo romanzi per ragazzi, vado spesso nelle scuole a fare incontri, sono valdese e (da laico e da credente)inorridisco per la politica del Vaticano. Ciao
Luciano
Scritto da: luciano comida | ott 23, 2005 a 21:13