Il numero 173 di Nathan Never vede il ritorno alle atmosfere thriller/poliziesche dell'inizio. Medda crea una storia intrigante ambientata su di una stazione spaziale, che di fatto parla di cose che possono succedere quotidianamente nel nostro presente.Per cui si usa il futuro per parlare dell'attuale, di lotte politiche senza esclusione di colpi, di trafficanti di armi, di corruzione, di droga, insomma della quotidianità.
I disegni di Casini appaiono chiari e puliti, permettono di godersi la storia senza perdersi in leziosità o tecnicismi esasperati.
Per i lettori di Nathan Never, dopo gli sconvolgimenti degli ultimi due anni, un po' di sana quotidianità.
V.
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