Le ultime vicissitudini parlamentari mi hanno scatenato un po' di riflessioni sulla natura della democrazia.
Le prime cose che mi vengono in mente sono:
- è giusto che chi ha il 51% dei parlamentari decida per il 100% degli abitanti di un paese?
- è giusto che chi ha il 51% dei parlamentari cambi le regole della competizione elettorale?
- è giusto che chi ha il 51% dei parlamentari addirittura decida di cambiare la forma di stato?
- è giusto che un arbitro eletto dalle parti non abbia il potere di intervenire?
- è giusto che si cambi la formula elettorale a 6 mesi dal voto?
- è giusto che un governo decida di partecipare ad una guerra senza consultare il paese?
- è giusto che un governo decida di prestare soldi senza l'autorizzazione di chi quei soldi li ha versati?
- è giusto che un governo decida di premiare persone che quei soldi li avevano portati all'estero?
Insomma una marea di domande senza risposta ma con molti fattori di dubbio. E' certo che un paese debba pensare anche alla governabilità, e quindi chi ha la maggioranza possa governare agevolmente. E' indubbiamente scandaloso che chi ha la maggioranza parlamentare possa cambiare le regole senza coinvolgere l'opposizione. Che poi addirittura nei fatti cambi anche la forma di stato non solo è scandaloso ma anche pericoloso. Cambiare le regole quando tutte le elezioni locali hanno detto che il governo è minoranza nel pese è anche qualcosa di vicino ad un colpo di stato(e non raccontiamoci barzellette sul fatto di essere stati eletti, perchè quando l'elettore ti fa capire che non è più aria, devi solo rispettarlo...)
Sarei poi curioso di sapere infatti se quelle aree di Italia dove un certo movimento localistico ha una presenza forte(ma non maggioritaria) sono veramente così autonome e brave da dover decidere del tutto da sole del proprio futuro. Sarei anche curioso(perchè lo so) che qualcuno mi rispondesse a questa domanda: il Veneto è stato per secoli tra le regioni più povere d'Italia, da dove sono venuti i soldi che hanno permesso lo sviluppo dagli anni '80 in poi? Forse i veneti si sono dimenticati di ringraziare i lombardi, gli emiliani, i romagnoli, i trentini, i friulani, i piemontesi, i liguri, i toscani e anche i Romani e i napoletani e tutti gli abitanti di quelle zone d'Italia che per secoli sono state ricche e floride e nel dopoguerra hanno trainato l'economia italiana... Se andassimo a vedere i trasferimenti dallo stato alle regioni avremmo grosse sorprese e forse alcuni degli abitanti dei quelle regioni citate sopra avrebbero anche ragione a chiedere qualcosa indietro....
Francamente le ultime decisioni della maggioranza parlamentare sembra che spingano il paese verso un baratro pericoloso, verso la fine di un'unità di intenti che bene o male ci ha tenuto assieme. Se poi succederanno cose brutte ci sarà anche la scusa per la repressione e così il cerchio si chiuderà..
V.
ma sai, non è il problema di democrazia. E' un rischio conosciuto in sociologia, un dubbio nato agli albori della comunicazione pubblica . Se non sbaglio viene chiamato "tirannia della maggioranza" o simile
Scritto da: nary | ott 20, 2005 a 17:12
E quando la maggioranza lo è solo in parlamento, e non più nel paese? E' legittimata a decidere comunque? E se poi qualcuno controlla i mass media? Avra anche la maggioranza nel paese?
tutte domande senza risposta...
V.
Scritto da: Vladimiro | ott 21, 2005 a 10:52
i mass media in questo caso sono pericolosi. E in un certo senso sono loro oramai che tengono "le fila" . E' un argomento complesso. In questo caos pieno di punti interrrogativi io ho smesso di guardare la tv con lo scopo di riuscire a ragionare meglio :-)
Scritto da: nary | ott 21, 2005 a 14:10