La Cognizione del dolore

L'ultimo numero di nathan never torna finalmente al thriller, anche se lo fa con una formula un po' datata. Dopo guerre, rivolte, terrorismo finalmente si torna all'antico, anche se con tutte le variazioni dovute agli avvenimenti dell'ultimo anno.
La mancanza di alcuni personaggi si sente, e l'entrata di altri non riesce a compensare le carenze.
La storia si dipana in una formula classica, dolorosa, ricca di valori ma purtroppo si capisce presto come andrà a finire, seppure il finale appaia un po' forzato.
I disegni sono classici senza le forzature che ultimamente sono apparse negli albi. Sembra che gli sceneggiatori stiano cercando una nuova strada, non so se ancora l'hanno trovata. Le citazioni non si contano, ma sono sempre dosate e non invasive.
La copertina poteva essere studiata meglio, diciamo che manda fuori strada e i colori non sono il massimo.
Da nathan never ci si aspetta di più. Anche se rimane un grande fumetto.
V.