Impresa, Fisco, Non Profit - Il blog informativo

Obblighi di trasparenza e pubblicita' contributi pubblici - Scadenza 28 febbraio

Il ministero del lavoro ha pubblicato una circolare chiarificatrice in merito agli adempimenti previsti dalla legge n.124 del 4/8/2018, commi 125-129, su cui già si era tanto dibattuto l'anno scorso. La legge in oggetto ha infatti previsto una serie di adempimenti obbligatori a carico di alcuni soggetti che intrattengono rapporti economici con la Pubblica Amministrazione o con altri soggetti pubblici.

I destinatari dell'obbligo sono:

• 1) le associazioni di protezione ambientale a carattere nazionale e quelle presenti in almeno 5 regioni; le associazioni dei consumatori e degli utenti a carattere nazionale; le associazioni, le fondazioni e le ONLUS;
• 2) le imprese.

Per i soggetti del primo punto è prevista la pubblicazione sui propri siti, o portali digitali, delle informazioni relative a sovvenzioni, contributi, incarichi retribuiti, vantaggi economici a qualunque titolo ricevuti nel periodo (precedente anno solare) superiori ad €10.000 complessivi.

Per le imprese l'adempimento avviene tramite la pubblicazione di tali informazioni nella nota integrativa.

Il consiglio di stato, poi, aveva già chiarito che il controllo spetta alle singole amministrazioni pubbliche. Aveva inoltre chiarito la nuova disciplina è applicabile dal 2019, relativamente ai vantaggi economici ricevuti dal 1/1/2018. L'ultimo punto chiarito dal Consiglio di Stato è quello relativo all'applicazione delle sanzioni, cioè la restituzione delle somme: tale sanzione è applicabile esclusivamente alle imprese (rendendo quindi un po' assurda la norma).

Il ministero, a questo punto, fornisce alcune indicazioni operative:

• Le cooperative sociali, ONLUS di diritto, ed ora imprese sociali di diritto, in quanto società di capitali hanno l'obbligo di pubblicazione in nota integrativa;
• oltre ai contributi, alle sovvenzioni, ai sostegni a vario titolo, vanno ricompresi nell'obbligo anche i corrispettivi per servizi effettuati o beni ceduti. Si chiarisce che anche i rapporti non finanziari vanno dichiarati (ad esempio i comodati gratuiti di un bene);
• per l'arco temporale si applica il criterio di cassa, pertanto nel 2019 andranno dichiarate le somme effettivamente introitate nel 2018;
• relativamente al valore minimo, sotto il quale non scatta l'obbligo, la circolare chiarisce che il limite di €10.000 previsto dalla norma si intende cumulativo e non per singola operazione; quindi vanno pubblicati tutti gli elementi informativi relativi a tutte le voci che complessivamente raggiungono o superano il valore di €10.000;
• chiaramente tali obblighi informativi non sono gli obblighi di rendicontazione che alcune amministrazioni pubbliche richiedono per attribuire somme a vario titolo;
• rientrano nell'obbligo anche le somme percepite a titolo di cinque per mille;
• le informazioni da pubblicare sono: a) denominazione e codice fiscale del soggetto ricevente; b) denominazione del soggetto erogante; c) somma incassata (per ogni singolo rapporto giuridico sottostante); d) data di incasso; e) causale;
• per i soggetti diversi dalle imprese i dati vanno pubblicati sul sito internet, in mancanza del sito va bene la pagina Facebook, in mancanza anche di questo va bene la pubblicazione sul sito della rete associativa di cui l'ente fa parte.

Scarica 2019 01 11Circolare Ministero lavoro obblighi di trasparenza

Vladimiro D'Agostino

Impresa sociale, chiarimenti del ministero

Con la circolare 3711/C, del 2/1/2019, il MISE fornisce indicazioni relativamente alle nuove norme sull'impresa sociale e sugli obblighi relativi al bilancio sociale, alle variazioni di statuto e alle iscrizoni nel registro.

1) Come primo punto la circolare affronta l'obbligo, per gli enti neocostituiti come impresa sociale, ai fini dell'iscrizione al registro speciale, di depositare il bilancio d'esercizio e il bilancio sociale. Lo so che sembra assurda questa cosa ma evidentemente, come scritto nella circolare, alcuni registri imprese chiedono tali atti. Il ministero chiarisce di aver già chiarito, allegando una nota in risposta ad un vecchio quesito. Ovviamente le imprese sociali neocostituite non dovranno depositare bilancio d'esercizio e bilancio sociale, almeno inizialmente

Scarica 2017 09 MISE iscrizione impresa sociale obbligo di deposito bilancio sociale

2) Il secondo punto riguarda il momento in cui scatta l'obbligo, per le cooperative sociali, del deposito del bilancio sociale. Le cooperative sociali, e i loro consorzi, saranno obbligati (per ora possono farlo facoltativamente, a meno che non ne siano obbligati per altre ragioni) al deposito del bilancio sociale secondo le modalità e i termini indicati dalle linee-guida da emanarsi ai sensi dell'art.9, comma 2, DLGS 112/17. Ovviamente non sono ancora stati emanati.

3) Il terzo punto riguarda l'obbligo della modifica degli statuti. Il ministero chiarisce che per la modifica statutaria è obbligatoria la presenza del notaio. 

4) Il quarto punto riguarda l'obbligo di modifica degli statuti da parte delle cooperative sociali. La circolare chiarisce che  per le cooperative sociali, che sono imprese sociali di diritto, si può anche scegliere di non modificare lo statuto oppure di farlo successivamente al termine indicato.

Scarica 2019 01 02 MISE circolare 3711C impresa sociale

Vladimiro D'Agostino

Contributi per l’emittenza locale: la nuova regolamentazione

Il DPR 146/2017, in attuazione delle disposizioni contenute nella legge di stabilità 2016, disciplina i criteri di riparto e le procedure di erogazione delle risorse finanziarie del Fondo per il pluralismo e l'innovazione dell'informazione assegnate al Ministero Per lo Sviluppo Economico per la concessione dei contributi di sostegno alle emittenti televisive e radiofoniche locali.

I contributi sono destinati alle emittenza locale (tv titolari di autorizzazioni, radio operanti in tecnica analogica e titolari di autorizzazioni per la fornitura di servizi radiofonici non operanti in tecnica analogica, emittenti a carattere comunitario) e vengono concessi sulla base di criteri che tengono conto del sostegno all’occupazione, dell’innovazione tecnologia e della qualità dei programmi e dell’informazione anche sulla base dei dati di ascolto.

I requisiti di ammissione al contributo tengono conto di un numero minimo di dipendenti e giornalisti in forze presso l'emittente in regola con i versamenti dei contributi previdenziali. Ad ogni emittente che presenta domanda e che risulta ammissibile verrà assegnato un punteggio in base al quale viene quantificato il contributo.

La presentazione delle domande di contributo avviene esclusivamente con procedura telematica, utilizzando la piattaforma SICEM predisposta dal Ministero.

I termini per la presentazione della domanda sono dal 1 al 28 febbraio di ogni anno, ma in via straordinaria le domande di contributo per le seguenti annualità seguono queste scadenze:
- per l'anno 2016 possono essere presentate dal 22 novembre al 21 dicembre 2017
- per l'anno 2017 possono essere presentate dal 2 al 31 gennaio 2018
- per l'anno 2018 possono essere presentate dal 1 al 28 febbraio 2018
Per tali domande le condizioni di ammissibilità devono essere rispettate alla data di presentazione della domanda.

Per maggiori approfondimenti si rimanda alla pagina del Ministero dello Sviluppo Economico

Contributi dalla CCIAA di Firenze per il turismo

Per incentivare il processo di destagionalizzazione e delocalizzazione dei flussi turistici la Camera di Commercio di Firenze ha aperto un bando dedicato ad organismi pubblici e privati, professionisti e piccole e medie imprese.

Gli ambiti di applicazione dell'iniziativa sono i seguenti:

1. turismo musicale: organizzazione di eventi musicali con impatto turistico (concerti, rassegne musicali, spettacoli, ecc.) da realizzare nell’ambito del Comune di Firenze nel periodo 1° ottobre 2017 – 28 febbraio 2018 con esclusione del periodo natalizio (8 dicembre 2017 – 6 gennaio 2018);

2. turismo enogastronomico e mercati agroalimentari: organizzazione di eventi promozionali con impatto turistico legati ai prodotti agroalimentari del territorio (fiere, mercati, itinerari/eventi culturali-gastronomici, ecc.) da realizzare nell’ambito del Comune di Firenze nel periodo 1° ottobre 2017 – 28 febbraio 2018 con esclusione del periodo natalizio (8 dicembre 2017 – 6 gennaio 2018);

3. turismo fuori città: organizzazione di eventi con impatto turistico (concerti, spettacoli, mercati, itinerari enogastronomici, itinerari culturali, ecc.) da realizzare in ogni periodo dell’anno ed entro il 31 dicembre 2017 nel territorio della città metropolitana con l’esclusione del Comune di Firenze.

La Camera di Commercio di Firenze ha destinato all’iniziativa € 150.000,00.

I progetti selezionati riceveranno un contributo a fondo perduto pari al 50% delle spese ammesse.

La scadenza per la presentazione delle domande è il 31 luglio 2017.

Maggiori informazioni sul sito della CCIAA di Firenze.

Come funziona il nuovo 5 per mille

L'agenzia delle entrate, con la circolare n.5/e, del 31/03/2017, fornisce chiarimenti sul funzionamento delle procedure di iscrizione al 5 per mille.

Gli enti che hanno regolarmente adempiuto alla presentazione della domanda di iscrizione e della dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà nell’anno 2016 sono inseriti nell’elenco integrato, aggiornato e pubblicato sul sito dell’Agenzia entro il 31 marzo 2017.

Ogni ente iscritto ed inserito nell'elenco deve comunque verificare la sussistenza dei requisiti. In sostanza, gli enti inseriti nell’elenco sono iscritti al contributo e, pertanto, non sono tenuti a ripetere la procedura di iscrizione, ma continuano ad essere assoggettati all’ordinaria attività di controllo del possesso dei requisiti prescritti.

Entro il 20 maggio gli enti interessati possono far valere, presso la agenzia delle entrate competente, eventuali variazioni o errori riscontrati.

Nel caso vari il rappresentante legale si deve ripresentare una nuova dichiarazione entro il 30/6/2017.

Per gli enti che si devono iscrivere per la prima volta, o che non sono stati inseriti nell'elenco, la procedura è rimasta invariata.

Le scadenze per enti del volontariato e associazioni sportive le trovate qui.

Scarica 2017 03 31 CIRCOLARE_N.5 cinque per mille nuove regole

Vladimiro D'Agostino

Bonus acquisto strumenti musicali

L'agenzia delle entrate, col provvedimento n.507771 del 14/03/2017, definisce i criteri operativi per poter utilizzare il bonus (previsto dall'art.1, comma 626, L.232 dell'11/12/2016), fino ad un massimo di €2.500, per l'acquisto di uno strumento musicale nuovo attinente al corso di studi frequentato.

Il bonus è riservato agli studenti iscritti ai licei musicali, ai conservatori, agli istituti superiori di formazione musicale, etc, che siano in regola con le tasse scolastiche.

Lo strumenti musicale, o un suo pezzo di ricambio, deve essere coerente con il corso di studi.

Il contributo è erogato sotto forma di sconto sul prezzo di vendita comprensivo di IVA, lo studente deve richiedere al proprio istituto un certificato d'iscrizione per tale finalità.

Ai venditori è riconosciuto un credito d'imposta pari al contributo riconosciuto agli studenti.

Scarica 2017 03 14 Provv.+strumenti+musicali+bonus

Vladimiro D'Agostino

Contributi a fondo perduto: Bando della Regione Toscana per l' efficientamento energetico degli immobili produttivi

Dal 1° giugno al 1° agosto 2016 potranno essere presentate le domande per accedere ai contributi in conto capitale per i progetti di efficientamento energetico degli immobili produttivi delle imprese in Toscana.

Il nuovo bando prevede un ulteriore stanziamento di fondi  a favore di progetti di efficientamento energetico delle imprese aventi sedi operative esistenti nei Comuni del Parco Agricolo della Piana.

Apprendo srl., grazie all' esperienza maturata sul campo, ha costituito un team di esperti in grado di offrire la consulenza completa per questo bando.

per info

[email protected]

+39 3936572228  

https://it.linkedin.com/in/apprendo-srl-5597b7113

 

Chiarimenti sulla legge di stabilita' 2016 - circolare

L'agenzia delle entrate ha pubblicato in data 18/05/2016 la circolare n.20/e del 2016 in cui si forniscono chiarimenti in merito a molte questioni affrontate dalla legge di stabilità 2016 (L.28/12/2015 n.208).

Tra le questioni affrontate dalla circolare ne mancano alcune fondamentali (come quella dell'IVA sulle cooperative sociali), in compenso si forniscono chiarimenti su nuove agevolazioni o modifiche ad alcune imposte.

Tra i temi che vengono analizzati:

• l'annosa questione della configurazione della qualificazione del reddito per i soci di cooperative artigiane;
• la no tax area per i pensionati;
• l'esenzione per le borse di studio;
• proroga delle detrazioni per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici;
• detrazione IRPEF del 50% per l'IVA pagata al costruttore;
• riduzione aliquota IRES;
• estensione del reverse charge ai rapporti tra consorzio e consorziati;
• cessione gratuita ad enti non profiti ed onlus;
• aliquota IVA ridotta per i prodotti editoriali on line;
• esclusione dall'IRAP di alcune categorie;
• IRAP medici;
• credito d'imposta scuola;
• art-bonus;
• bonus alberghi;
• agevolazioni settore cinematografico;

Ci sono poi tutta una serie di altri chiarimenti, consigliamo quindi a tutti di analizzare la circolare.

Scarica 2016 05 18 Circolare++N.+20_E+chiarimenti finanziaria 2016

Vladimiro D'Agostino

 

Due per mille anche alle associazioni culturali

La legge di stabilità 2016 (L.208/2015, comma 985) prevede la possibilità di destinare il 2 per mille della propria IRPEF alle associazioni culturali (come già avviene per i partiti politici).

L'associazione deve essere iscritta in un apposito elenco istituito presso la presidenza del consiglio dei ministri. I requisiti per l'iscrizione verranno definiti con apposito decreto.

La scelta dei contribuenti avverrà in dichiarazione dei redditi, per chi la compila, altrimenti con apposito modulo approvato dall'agenzia delle entrate.

Vladimiro D'Agostino

Introduzione dell'Art Bonus

E' stato introdotto un credito d'imposta per le erogazioni liberali a favore della cultura e dello spettacolo.

Le erogazioni liberali effettuate negli anni 2014, 2015 e 2016 si devono riferire ai seguenti interventi:

• manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici;
• sostegno degli istituti e dei luoghi della cultura di appartenenza pubblica (es. musei, biblioteche, archivi, aree e parchi archeologici, complessi monumentali) delle fondazioni lirico-sinfoniche e dei teatri di tradizione;
• realizzazione di nuove strutture, restauro e potenziamento di quelle esistenti, di enti o istituzioni pubbliche che, senza scopo di lucro, svolgono esclusivamente attività nello spettacolo.

Il credito d'imposta è riconosciuto a tutti i soggetti eroganti indipendentemente dalla loro natura giuridica o dalla natura.

Le erogazioni devono essere fatte esclusivamente attraverso mezzi tracciabili. Nella ricevuta deve essere indicata la dizione "Art Bonus".

Il credito d'imposta è stabilito nelle seguenti misure, da ripartire in tre quote annuali di egual misura:

• 65% per l'anno 2014
• 65% per l'anno 2015
• 50% per l'anno 2016

I limiti di spettanza sono:

• 15% del reddito imponibile per le persone fisiche;
• 5 per mille dei ricavi per i titolari di reddito d'impresa.

Le persone fisiche inseriranno il bonus in dichiarazione dei redditi. Le imprese lo useranno in compensazione.

I beneficiari dovranno pubblicare sui loro siti, e su quello statale, l'ammontare delle erogazioni liberali ricevute.

Vladimiro D'Agostino

Modificato il regime forfettario Iva delle sponsorizzazioni

Il Decreto semplificazioni fiscali ha previsto una modifica dell' art. 74, sesto comma, del Dpr n. 633/72 prevedendo l'eliminazione di ogni riferimento alle prestazioni di sponsorizzazione. Per gli enti che esercitano l'opzione per l' applicazione delle disposizioni agevolative di cui alla legge n. 398/91 quindi, la percentuale di detrazione per la determinazione dell' Iva è pari:

- il 50% in generale, per tutte le operazioni, comprese le prestazioni pubblicitarie;

- il 33% pe le cessioni o concessioni di ripresa televisiva e di trasmissione radiofonica.

La modifica normativa avendo eliminato il riferimento alle prestazioni di sponsorizzazione e alla relativa percentuale di detrazione forfetizzata del 10% ha così ricondotto le medisime nella regola generale della forfetizzazione della detrazione nella misura del 50%.

Ornella Masi

Sponsorizzazioni indeducibili se non rivolte a potenziali clienti

La sponsorizzazione sportiva, effettuata da un'azienda che ha pochi grandi clienti, è indeducibile, in quanto non può incrementare la propria clientela attraverso gli eventi sportivi che sponsorizza.

Lo ha stabilito la commissione tributaria provinciale di Firenze, con la sentenza n.969/06/2014.

Indirizzare la prestazione ad una platea che non acquisterà il prodotto non possiede il requisito della reciprocità e pertanto è indeducibile.

Vladimiro D'Agostino

I casi in cui i contributi pubblici sono imponibili ai fini IVA

L'agenzia delle entrata ha pubblicato una importante circolare (la n.34/e del 21/11/2013), vista la grande confusione sotto il cielo, che fornisce chiarimenti in merito al trattamento fiscale dei contributi pubblici. Capita infatti spesso che le pubbliche amministrazioni eroghino contributi che poi si rivelano corrispettivi o finanziamenti.

La circolare chiarische che sono:

contributi pubblici:

• erogazioni effettuate in esecuzione a norme che prevedono erogazione di benefici al verificarsi di determinati requisiti (es. aiuti di stato, contributi a confessioni religiose, 5 per mille, etc.);
• erogazioni effettuate con riferimento all'art.12 della legge 7/8/1990 n.241;
• erogazioni effettuate con riferimento a regolamenti comunitari;
• somme erogate dai soci (quindi anche da enti pubblici) quali apporti di capitale.

corrispettivi:

• pagamenti effettuati sulla base di contratti effettuati in base al codice dei contratti pubblici;
• pagamenti effettuati sulla base di forniture di servizi o beni anche in settori esclusi dall'applicazione del codice dei contratti pubblici.

Qualora queste categorizzazioni non bastassero è necessario un approfondimento per ogni caso. In effetti, nella realtà, succede spesso che vengano considerati contributi quelli che, ad una analisi più approfondita, si rivelano corrispettivi. Tutto ciò anche grazie alla poca chiarezza degli enti pubblici.

Va chiarito quindi inoltre:

• se esista un rapporto di prestazione e controprestazione, in questo caso siamo difronte a corrispettivi;
• se esistono clausole risolutive o di risarcimento ci si trova davanti ad un corrispettivo;
• nei casi in cui un inadempimento comporti una responsabilità contrattuale.

Scarica 2013 11 21 circolare+34e+contributi+corrispettivi

Vladimiro D'Agostino

Artisti esenti da IRAP

La Corte di Cassazione, con la sentenza n.21106 del 27/11/2012, ha stabilito che gli artisti sono esentati dal versamento di IRAP.

Del tutto irrilevante è il fatto che abbiano collaboratori esterni, come i truccatori, gli avvocati, gli agenti o in notai.

V. D'Agostino

Rette di frequenza del conservatorio deducibili

Le spese sostenute per l’iscrizione ai corsi dei Conservatori di musica e degli Istituti musicali pareggiati (esclusi dal beneficio gli istituti musicali privati) sono detraibili al pari delle spese sostenute per l’iscrizione ai corsi universitari.

La legge 508/1999 che ha riformato le Accademie di belle arti, l'Accademia nazionale di danza e i Conservatori di musica, ha posto il settore artistico al pari delle università.

V. D'Agostino

Associazioni, vendita all'asta di opere d'arte

La vendita all'asta di opere d'arte donate da benefattori, se finalizzata al finanziamento delle attività dell'associazione e se non organizzata in maniera professionale e continua, non configura attività commerciale.

Pertanto, nella casistica di cui sopra, i proventi realizzati non sono imponibili (ris. n.5/e del 24/01/2001).

Vladimiro D'Agostino

Sponsorizzazioni, la Cassazione fa chiarezza

Con l'ordinanza n.3433, depositata il 5/03/2012, la Corte di Cassazione fornisce chiarimenti rispetto alle sponsorizzazioni. In quale caso sono da considerarsi spese di rappresentanza e quando invece sono da considerarsi spese di pubblicità.

• Spese di rappresentanza: sono le spese sostenute per eventi ed iniziative mirate a migliorare l'immagine e il prestigio dell'azienda. Non sono collegate ad una aspettativa diretta di ritorno economico.
• Spese di pubblicità: sono le spese sostenute per pubblicizzare direttamente prodotti, servizi o anche solamente marchi, sono quindi spese sostenute per ottenere un incremento dei ricavi.

V.D'Agostino

Soppressione dell'E.N.P.A.L.S.

La Soppressione dell'ENPALS è stata decisa con l'articolo 21, comma 1, decreto legge 6/12/2011 n.201. Le funzioni dell'E.N.P.A.L.S. vengono attribuite all'INPS. In attesa delle decisioni esecutive e della conseguente riorganizzazione, l'E.N.P.A.L.S. con comunicato del 12/12/2011 comunica che gli uffici continueranno a funzionare regolarmente continuando ad assicurare l'operatività.

V.D'Agostino

Diritti fonografici obbligatori anche per i professionisti

La Corte di Giustizia europea ha stabilito(causa C135/10) che il professionista(Dentista) che installa un apparecchio radio nello studio e che trasmette musica è obbligato a versare "l'equo compenso" alle società fonografiche.

Le conclusioni dell'avvocato generale non mancheranno di scatenare polemiche, infatti per molti professionisti ed esercenti l'equo compenso da versare alla Società consortile fonografici è considerato un inutile e dannoso balzello.

V.D'Agostino

Maggiori controlli su associazioni, onlus, cooperative - circolare

L'agenzia delle entrate, con la circolare n.21/e, del 18/05/2011, ha emanato indirizzi operativi agli uffici periferici per lo sviluppo delle verifiche ai contribuenti.

In particolare la circolare insiste sui controlli agli enti che godono di regimi fiscali agevolati, per cui rientrano nel mirino del fisco associazioni( volontariato, a.p.s., sportive, culturali, etc.) che esercitano attività commerciali non marginali, rientrano poi anche le onlus in senso generale, cui puo' essere revocata l'iscrizione all'apposito registro. Anche le cooperative sono poste sotto attenzione, soprattutto quelle che non raggiungono i parametri necessari per godere della mutualità prevalente. Anche il settore agricolo è sotto attenzione.

Scarica 2011 05 18 Cir21e controlli su onlus, associazioni, coop