Impresa, Fisco, Non Profit - Il blog informativo

Erogazioni liberali deducibili anche se in contanti, ma solo per gli istituti religiosi

L'agenzia delle entrate, con la risoluzione n.72/e, del 19/06/2017, fornisce chiarimenti in merito alla deducibilità delle erogazioni liberali a favore degli enti religiosi.

La circolare 7/e/2017 affermava che le erogazioni liberali potevano essere fatte esclusivamente mediante bonifico bancario, bonifico postale, carte di credito o di debito, assegni. Facevano eccezione solo i versamenti a favore della chiesa Valdese.

Con la risoluzione in oggetto l'agenzia estende la possibilità di effettuare erogazioni liberali in contanti a favore di  tutte le chiese cristiane (cattolici, avventisti, valdesi, battisti, luterani) e anche a favore delle comunità ebraiche.

La deducibilità è prevista previo il rilascio di un'apposita quietanza che contenga determinate informazioni:

"...Gli stampati devono contenere il numero progressivo dell’attestazione o certificazione, cognome, nome e comune di residenza del donante, l’importo e la causale dell’erogazione liberale..."

La sottoscrizione della quietanza deve essere fatta dal responsabile dell'ente religioso o da un incaricato.

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Vladimiro D'Agostino

Non si perdono i benefici prima casa se si riacquista entro un anno

L'agenzia delle entrate, con la risoluzione n.49/e del giorno 11/5/2015, chiarisce nuovamente, alla luce delle recenti sentenze di cassazione (cassaz. n.16077 del 26/06/2013, cassaz. n.26766 del 29/11/2013, cassaz. 5689 del 12/03/2014), la propria posizione in materia di contenziosi inerenti il mantenimento dell'agevolazione prima casa sull'acquisto in proprietà (anche a titolo gratuito).

L'agenzia chiarisce che:

"...si deve ritenere che in caso di rivendita dell’immobile acquistato con i benefici prima casa, il riacquisto a titolo gratuito di altro immobile – entro un anno dall’alienazione – è idoneo ad evitare la decadenza dal beneficio..."

L'agenzia chiarisce anche che è necessario provvedere ad un nuovo acquisto (quindi con rogito regolarmente registrato) e non semplicemente a sottoscrivere un contratto preliminare (cass. n.17151 del 29/07/2014).

E' necessario inoltre che il nuovo immobile sia destinato a dimora abituale del contribuente (circ.31/e 2010 e cass. n.7338 del 10/04/2015).

Scarica 2015+05+11+Risoluzione+n.+49+prima+casa+agevolazioni

Vladimiro D'Agostino

Associazioni sportive dilettantistiche: sanzioni per mancata tracciabilita' oltre i 1000 Euro

Con la risoluzione n.45/e l'agenzia delle entrate ha chiarito che, stante l'innalzamento della soglia per la tracciabilità delle operazioni effettuate dalle A.S.D. a €1000, avvenuto con l'ultima legge di stabilità, gli enti fiscali devono desistere dalle pretese (che potrebbero portare alla decadenza dalle agevolazioni previste dalla L.398/91) in corso per contestazioni riferibili a tali problematiche, relativamente alle vecchie soglie (€516).

L'agenzia fornisce inoltre un altro chiarimento:

..."si rileva che, in caso di erogazioni liberali alle ASD, resta ferma la regola (valevole in via generale per tutte le tipologie di erogazioni liberali agevolate, come chiarito con risoluzione 3 agosto 2009, n. 199/E6 ) della necessaria tracciabilità del versamento (a prescindere dall’importo) ai fini della fruizione, in capo al soggetto erogante, del beneficio fiscale ad esso riconosciuto..."

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Vladimiro D'Agostino

Gli enti non commerciali possono detrarre le erogazioni liberali a favore delle ONLUS

L'agenzia delle entrate, con la risoluzione n.89/d del 17/10/2014, ha chiarito, vista la poca chiarezza delle norme in merito, che anche gli enti non commerciali residenti possono detrarre le erogazioni liberali erogate a favore delle Onlus.

"...quindi, le liberalità in denaro erogate in favore delle ONLUS devono continuare a considerarsi detraibili dall’imposta dovuta dagli enti non commerciali residenti nella misura del 19 per cento stabilita dallo stesso art. 147 del TUIR."

Chiaramente la misura interessa gli enti che abbiano IRES a debito.

Vladimiro D'Agostino

Erogazioni liberali a fondazione: bisogna preoccuparsi della destinazione

Con la risoluzione n.74/e del 29/07/2014 l'agenzia delle entrate chiarisce che:

chi effettua erogazioni liberali a favore di soggetti non profit ha diritto alla deduzione, prevista dalle norme, solo per la parte che gli stessi soggetti non profit destinatari dell'erogazione liberale destinano ad attività con finalità sociali, sanitarie, educative e comunque non ad attività di lucro.

Nel caso in questione un istituto bancario destinava annualmente una erogazione liberale ad una fondazione, la quale poi, a sua volta, erogava ad altri enti (tra cui una Srl).

Scarica 2014+07+29+Ris++74_E+erogazioni+liberali

Vladimiro D'Agostino

Tasi e Imu: niente sanzioni per errati versamenti

Il ministero dell'economia e delle finanze, con la risoluzione n.1/DF, ha chiarito che in merito alla recente scadenza relativa ai pagamenti IMU e Tasi, in base all'art.10 dello statuto del contribuente, viste le criticità emerse e ancora non del tutto chiarite, non saranno irrogate sanzioni e interessi per i contribuenti che avessero compiuto errori, dovuti alla confusione legislativa e burocratica, nei versamenti delle imposte suddette.

Evito ogni commento in merito e mi auguro, al più presto, di poter vivere in uno stato dove ci siano poche imposte e chiare.

Vladimiro D'Agostino

Indennita' chilometriche sportivi dilettanti - chiarimenti agenzia

Con la risoluzione n.38/e del giorno 11/04/2014 l'agenzia delle entrate fornisce chiarimenti in merito al trattamento reddituale e fiscale dei rimborsi spese per indennità di trasferta per l'attività svolta dagli sportivi dilettanti.

L'agenzia chiarisce che:

le indennità chilometriche non costituiscono reddito se le spese sono documentate e relative a prestazioni effettuate fuori dal territorio comunale.

Se le spese sono effettuate all'interno del territorio comunale (dove risiede il soggetto che percepisce l'indennità) oppure se non sono documentate concorrono a formare il reddito del soggetto interessato (tenendo conto della franchigia di €7.500 prevista per gli sportivi dilettanti).

Le indennità per poter essere considerate documentate non devono essere forfetarie e devono essere quantificate in base al tipo di veicolo e alla distanza percorsa (usando quindi le tabelle ACI).

Ai fini della determinazione del territorio comunale non ha alcuna rilevanza dove si trovi la sede dell'ente erogatore (associazione).

A parere di chi scrive quanto espresso dall'agenzia delle entrate ha valore anche per le associazioni non sportive.

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Vladimiro D'Agostino

Somme iscritte a ruolo: innalzato ad 8 il numero di rate non pagabili

L'agenzia delle entrate, con la risoluzione n.32/e del 19/03/2014, chiarisce che:

• è stato innalzato da tre ad otto il numero di rate non pagate per cui si perde il diritto alla rateazione;
• è stato innalzato a 120 il numero di rate massime nel caso in cui il debitore si trovi in difficoltà per ragioni estranee alla propria volontà dovute alla crisi economica.

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Vladimiro D'Agostino

Attivita' commerciali e associazioni, chiarimenti del M.I.S.E.

Il ministero dello sviluppo economico, con la risoluzione n.15452 del 30/01/2014, fornisce chiarimenti in merito alla possibilità di svolgere attività commerciali da parte di ONLUS.

I chiarimenti fondamentali sono due:

• le associazioni, anche ONLUS, possono svolgere attività commerciale, a condizione che le attività commerciali svolte non siano prevalenti sul complesso delle entrate dell'esercizio. (Naturalmente va valutata la natura di tali attività, in quanto alcune possono essere considerate istituzionali, ndr.). Le attività possono essere svolte nei limiti previsti dallo statuto.
• Non è possibile rilasciare l'autorizzazione al commercio su aree pubbliche al rappresentante legale di una associazione sportiva dilettantistica, in quanto la legge non lo prevede.

Si consiglia di non leggere la seconda parte della risoluzione in quanto ingenererebbe solo confusione.

Scarica 2014 01 30 ris_15452_mse commercio associazioni

V. D'Agostino

L'acqua in bottiglia sconta l'IVA ordinaria

L'agenzia delle entrate, con la risoluzione n.11/e del 17/01/2014, chiarisce che:

"...l’aliquota agevolata del 10 per cento di cui al n. 81 della Tabella A, parte III, allegata al DPR n. 633 del 1972, sia applicabile ai soli corrispettivi dovuti per la erogazione di acqua “potabile” e “non potabile”, erogata ai titolari di contratti di fornitura sottoscritti con i Comuni (o con le società autorizzate all’erogazione del servizio), mediante l’allacciamento alle condotte idriche della rete idrica Comunale..."

Pertanto alle cessioni di acqua da tavola, acqua di sorgente, acqua in bottiglia, acqua minerale si applica l'aliquota ordinaria (attualmente 22%).

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Vladimiro D'Agostino

Artigiani, per l'e-commerce non occorre la Scia. Per gli agricoltori invece sì.

Per il commercio elettronico di prodotti di un'impresa artigiana non occorre la Scia, al contrario invece un'impresa agricola è tenuta alla comunicazione.

Lo ha chiarito il Ministero dello sviluppo Economico con la risoluzione n.183332 del 11/11/2013.

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Vladimiro D'Agostino

Niente ritenuta d'acconto se c'e' solo rimborso spese

L'agenzia delle entrate chiarisce, con la risoluzione n.49/e del 11/07/2013, che non vi è obbligo di applicazione di ritenuta d'acconto nel caso la fattura emessa, da un professionista o da soggetto obbligato generalmente a mettere la ritenuta d'acconto nelle fatture, sia relativa solamente a spese anticipate.

..."In un’ottica di semplificazione, per evitare che l’Istituto sia gravato dall’obbligo di effettuare e versare la ritenuta alla fonte in ipotesi di attività occasionali di carattere sostanzialmente gratuito, in quanto il compenso è pari alle spese sostenute, la scrivente ritiene possibile per l’Istituto non assoggettare alla ritenuta alla fonte di cui all’art. 25 del DPR n. 600 del 1973 i rimborsi spese di viaggio, vitto, e alloggio, nell’ipotesi in cui le spese stesse siano solamente quelle strettamente necessarie per lo svolgimento dei seminari, previa acquisizione dei titoli certificativi delle spese. Detta soluzione, alle medesime condizioni, trova applicazione anche nell’ipotesi in cui le spese siano direttamente sostenute dall’Istituto"....

La risoluzione poi chiarisce che il percipiente, a questo punto, non è neanche tenuto a riportare le somme incassate e quelle pagate nella dichiarazione dei redditi.

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Vladimiro D'Agostino

Prodotti ortofrutticoli pronti in tavola, IVA al 4%

I prodotti ortofrutticoli di IV gamma, cioè quelli già tagliati, lavati, asciugati, confezionati e pronti per essere messi in tavola scontano l'IVA con aliquota al 4%. Essendo un settore in forte espansione l'agenzia delle entrate con la risoluzione n.23/e del 8/4/2013, si è sentita in dovere di specificare il livello dell'aliquota.

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Esenzione IMU enti non commerciali, vale anche se l'immobile e concesso in comodato

L'ente non commerciale che concede in comodato gratuito l'immobile ad un altro ente non commerciale per lo svolgimento di attività assistenziali, previdenziali, sanitarie, didattiche, educative, culturali o sportive, mantiene l'esenzione IMU per tale immobile, se ne ha diritto.

Lo ha chiarito il ministero dell'economia e delle finanze, dipartimento delle finanze, con la risoluzione n.4/df del 4/3/2013.

L'esenzione continua a sussistere anche se l'ente cui è concesso il comodato sia appartenente alla stessa struttura del concedente.

Tutto ciò si basa sul presupposto che tale ente ha conceduto gratuitamente tale immobile, già di per se escluso da IMU, pertanto sarebbe stato un ingiusto aggravio a carico del concedente far pagare l'IMU su tale immobile.

Unico neo di tale risoluzione: aver escluso da tale facilitazione gli enti commerciali (vedi cooperative sociali) che ricevano in comodato immobili per svolgervi fini come quelli sopracitati. Si crea di fatto una nuova incongruenza.

Scarica 2013+03+04+risoluzione4+comodato+imu+enc

Vladimiro D'Agostino

IVA, manutenzione ordinaria impianti termici al 10 per cento

L'agenzia delle entrate, con al risoluzione n.15/e del 4/3/2013, ha chiarito che l'aliquota IVA applicabile alle manutenzioni ordinarie (controlli, revisioni) degli impianti termici è quella del 10%.

"...la revisione periodica obbligatoria degli impianti di riscaldamento, condominiali o ad uso esclusivo, installati in fabbricati a prevalente destinazione abitativa privata, ed il controllo delle emissioni degli stessi, in quanto riconducibili nell’alveo degli interventi di manutenzione ordinaria, costituiscono prestazioni di servizi soggette ad IVA con aliquota del 10 per cento..."

Tale agevolazione non è applicabile se ci sono ulteriori servizi e prestazioni.

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Vladimiro D'Agostino

Circoli privati, nessuna limitazione urbanistica all'ubicazione

Il ministero dello sviluppo economico, con la risoluzione n.264058 del 31/12/2012, ha ribadito, rispondendo al quesito di un comune, che la sede di un'associazione di promozione sociale e l'esercizio della relativa attività è consentito in una delle zone previste dal D.M. 2/4/68 n. 1444 senza che si possano opporre limitazioni derivanti dall'assetto urbanistico del territorio.

"...si ribadisce pertanto quanto già ritenuto nel citato parere del 2004, ovvero che ad avviso della scrivente non sembrano esservi decisivi argomenti logici e sistematici per ritenere che le associazioni in discorso debbano sottostare a limitazioni in ordine alla destinazione d’uso dei locali ove svolgano attività di somministrazione di alimenti e bevande"

Scarica 2012 12 31 circoliprivati264058_sede

Vladimiro D'Agostino

Le cooperative sociali possono esercitare attivita' commerciale

So che sembrerà strano il titolo di questo post, ma un comune ha sottoposto al Ministero dello Sviluppo Economico un quesito in tal senso: cioè: puo' una cooperativa sociale ONLUS esercitare attività commerciale su aree pubbliche?

Il parere del ministero è naturalmente, e ovviamente, positivo.

..."dal punto di vista della disciplina del commercio qindi le società cooéerative sono certamente comprese in generale e senza alcuna distinzione fra quelle che possono legittimamente svolgere attività di commercio su aree pubbliche. L'esercizio di un'impresa commerciale non è inconciliabile infatti con lo scopo mutualistico dell'impresa cooperativa che può avere gradazioni diverse che non sembra debbano essere valutate in sede di autorizzazione allo svolgimento dell’attività salvo incongruenze palesi"...

La risoluzione si perde poi in una strana, e a parere di chi scrive, assurda, dissertazione sulle cooperative a mutualità prevalente e quelle a mutualità non prevalente. Mentre il vero discrimine è tra cooperative di tipa A, che certamente non hanno ragione di effettuare attività commerciale su aree pubbliche, e cooperative di tipo B (inserimento lavorativo), che possono avere tra le loro attività quella di commercio.

Insomma la risoluzione in oggetto fa sorgere più dubbi, sugli enti in questione:

1) ci sono ancora enti (in questo caso il comune) che pensano che le cooperative sociali siano enti non commerciali (come le associazioni e le fondazioni);

2) il ministero non chiarisce riguardo a tale problematica che la differenza va fatta tra cooperative sociali di tipo A e di tipo B.

Scarica 2013 01 15 commercio aree pubbliche6580 coop

Vladimiro D'Agostino

Enti non commerciali e religiosi, rinviata la dichiarazione IMU

Il ministero delle finanze, con la risoluzione n.1/DF, ha chiarito che per gli enti non commerciali e per gli enti religiosi la scadenza per l'invio della dichiarazione IMU non casca il 4/2/2013 come per tutti gli altri enti. Il regolamento 19/11/2012, n.200, ha infatti previsto una apposita dichiarazione.

Gli enti non commerciali devono, a questo punto, attendere l'emanazione di un decreto apposito che approvi lo specifico modello di dichiarazione IMU e che stabilisca il termine per la presentazione.

La faccenda ha un po' i contorni di un pasticcio.

Scarica IMU_RISOLUZIONE_1_DF_2012_ Enti_non_commerciali

V. D'Agostino

Nuove regole di fatturazione, arriva la risoluzione

Viste le recenti novità in materia di fatturazione e i dubbi che le stesse hanno suscitato l'agenzia delle entrate ha emesso una risoluzione chiarificatrice in merito.

In realtà la risoluzione non apporta, a parere dello scrivente, alcuna novità.

Unica cosa degna di rilievo ed in parziale controtendenza: viene specificato che la numerazione, in caso di ripartenza da 1 per ogni anno fiscale, non deve essere obbligatoriamente affiancata dal numero dell'anno. Tutto ciò in quanto comunque, all'interno della fattura (e suo elemento costitutivo), è riportata la data di emissione.

Scarica 2013 01 risoluzione+1e+fatture+numerazione

V. D'Agostino

Vendita prima casa prima dei cinque anni, si evitano le sanzioni se non si compra

L'agenzia delle entrate, con la risoluzione n.112/e del 27/12/2012, ha stabilito che in caso di vendita dell'immobile acquistato come prima casa (per cui si è usufruito di agevolazioni) prima che sia decorso il quinquennio dalla data di rogito si evita l'applicazione delle sanzioni se si evita di acquistare una nuova abitazione (entro un anno dalla vendita) e se si presenta un'istanza, all'agenzia delle entrate, in cui si dichiara di rinunciare all'acquisto di una nuova casa.

In questo caso l'amministrazione finanziaria di limita a recuperare la differenza tra l'imposta ordinaria e quella pagata in via agevolata.

Scarica 2012 12 27 Ris112e+prima+casa+cessione+quinquennio

V. D'Agostino