Il consiglio di Stato, con la sentenza n.4223 del 6/9/2017, ha stabilito che è illegittimo il regolamento comunale che fissa tariffe più alte per utenze domestiche dei non residenti rispetto a quelle fissate per i residenti.
Il principio è estensibile alla Tari.
La Tia è una tassa finalizzata a consentire la copertura dei costi del servizio non una forma di prelievo sul reddito o sul patrimonio, pertanto i comuni non possono fissare le tariffe in maniera iniqua tra superfici omogenee.
Anche nei comuni turistici(la sentenza riguarda uno di questi) è irragionevole pensare che i non residenti, quindi assenti la maggior parte del tempo, siano chiamati a corrispondere un tributo maggiore.
Vladimiro D'Agostino
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