La legge di bilancio 2018 ha previsto alcune restrizioni e chiarimenti in merito all'istituto del prestito sociale nelle cooperative.
Il comma 238 stabilisce che le somme raccolte con il prestito sociale devono essere impiegate in operazioni funzionali al perseguimento dell'oggetto sociale.
Il comma 239 prevede che per le somme versate dai soci a titolo di prestito sociale non si applichi l'art.2467 del codice civile (cioè non bisogna aspettare che siano soddisfatti tutti gli altri creditori per avere il rimborso e non c'è revocatoria in caso di fallimento).
Il comma 240 prevede che il CICR debba deliberare entro 6 mesi dall'approvazione della legge di bilancio al fine di stabilire i seguenti limiti e controlli:
- l'ammontare complessivo del prestito sociale non può eccedere il triplo del patrimonio netto risultante dall'ultimo bilancio approvato; è previsto un periodo transitorio per le cooperative che eccedano il limite;
- durante il periodo transitorio la raccolta è limitata a quanto previsto dal punto precedente;
- qualora l'indebitamento verso i soci ecceda i 300.000 Euro o ecceda il patrimonio aziendale, il prestito sociale deve essere garantito, per almeno il 30%, da garanzie reali o personali oppure dalla costituzione di un apposito patrimonio separato oppure attraverso l'adesione ad uno schema di garanzia dei prestiti sociali;
- le cooperative che eccedono i limiti di cui al punto precedente hanno maggiori obblighi di informazione;
- definire modelli organizzativi e procedure per le cooperative che abbiano significativi raccolte di prestito o la cui raccolta ecceda il doppio del patrimonio netto.
Ricordiamo che attualmente la ritenuta d'acconto prevede una ritenuta del 26% a titolo definitivo sugli interessi erogati dalle cooperative ai soci.
Il limite di finanziamento attuale, per singolo socio, è pari ad €36.527,10 (il doppio per le coop agricole, per le coop di lavoro e per quelle di abitazione).
Il tasso di interesse erogato dalle cooperative non può eccedere di 2,5 punti quello dei buoni postali fruttiferi.
Vladimiro D'Agostino
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