La Corte di Cassazione, con la sentenza n.39437 del 25/09/2014, ha stabilito che il nuovo amministratore di una società può essere chiamato a rispondere di eventuali situazioni verificatesi antecedentemente alla sua entrata in carica.
A parere dei giudici l'entrata in carica come amministratore comporta una minima verifica della contabilità, dei bilanci e delle ultime dichiarazioni.
A parere di chi scrive tale sentenza appare quantomeno contraddittoria in quanto, a parte l'eventualità che i conti esaminati dal nuovo amministratore siano non corretti, si pone anche il problema di un'eventuale ingessamento di società in situazione di crisi. Cioè, se si rischia di essere responsabili per debiti o omissioni precedenti alla nomina, allora come faranno le società a sostituire gli amministratori incapaci?
Vladimiro D'Agostino
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