L'agenzia delle entrate, con una risposta data nella posta di Fisco Oggi, per l'ennesima volta torna su di un tema dibattuto. Le quote associative versate dai soci per la frequenza di corsi organizzati dalla stessa associazione rappresentano attività commerciale?
La risposta puo' apparire scontata ma non per tutti l'interpretazione è così semplice. Fisco Oggi risponde così:
"L’attività svolta nei confronti degli associati o partecipanti, in conformità alle finalità istituzionali, dalle associazioni, dai consorzi e dagli altri enti non commerciali di tipo associativo non è considerata commerciale. Le somme versate dagli associati o partecipanti a titolo di quote o contributi associativi non concorrono a formare il reddito complessivo..."
Pertanto la cosa appare chiara. E' anche chiaro che l'associazione deve rientrare tra quelle previste dall'art.148, comma 3 del Tuir(associazioni politiche, sindacali e di categoria, religiose, assistenziali, culturali, sportive dilettantistiche, di promozione sociale e di formazione extra-scolastica della persona) e rispettare statutariamente alcune clausole:
- divieto di distribuzione degli utili;
- obbligo di devoluzione del patrimonio, in caso di scioglimento;
- disciplina uniforme del rapporto associativo;
- obbligo di approvazione di un rendiconto annuale;
- eleggibilità libera degli organi amministrativi;
- intrasmissibilità della quota associativa.
Vladimiro D'Agostino
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